Leggere è un’esperienza che può, a volte, risultare lontana o appannata, soprattutto quando gli impegni quotidiani si accumulano e si perde il contatto con il mondo delle parole stampate. Tuttavia, esistono libri capaci di riportare alla luce il piacere della lettura, di risvegliare quell’emozione e quella curiosità che ci spingono a sfogliare le pagine, lasciandoci trasportare in storie avvincenti e memorabili. Qui di seguito vi presentiamo cinque titoli che possono fungere da riscoperta della bellezza della letteratura, ognuno con una storia unica e coinvolgente che invita il lettore a immergersi completamente in un’esperienza di lettura rigenerante.
L’anniversario
“L’anniversario” è un romanzo che si erge come potente riflessione sulla complessità dei legami familiari e sulla difficoltà di liberarsi da una storia segnata dalla violenza. La trama si sviluppa attorno a un figlio che, dopo dieci anni di silenzio, decide di voltare le spalle ai genitori e raccontare la propria esperienza di un’infanzia lacerata. Il libro si apre con la domanda: è possibile abbandonare i propri genitori? Attraverso una scrittura incisiva e una narrazione di una sincerità straziante, il protagonista esplora una realtà intrisa di isolamento e oppressione, in cui il desiderio di rinascita emerge come un grido di libertà. Bajani riesce a creare un microcosmo di emozioni, intrecciando il racconto di una famiglia distrutta a un universo più ampio di sofferenza e speranza.
Lo stile è caratterizzato da una voce intensa e “scandalosamente calma”, che non giudica ma narra, risvegliando nel lettore domande profonde sulla natura dei legami e sulla necessità di mettersi in salvo. La progressione emotiva è palpabile e, a ogni capitolo, il lettore viene coinvolto sempre di più, chiedendosi come finirà questa storia di corsa verso la libertà. La scrittura di Bajani fascina con il suo ritmo, ricordando a chi legge che esistono possibilità di riscatto, anche dai legami più pesanti e dolorosi.

L’anniversario – Bajani, Andrea
C’era una volta in Italia. Gli anni Ottanta
In “C’era una volta in Italia. Gli anni Ottanta,” Enrico Deaglio orchestra un racconto storico e sociale degli anni Ottanta, un decennio che ha segnato l’Italia in modo indelebile. La narrazione si apre con la strage alla stazione di Bologna, un evento che segna l’inizio di un’epoca drammatica, e prosegue attraverso i colori e le sfumature di un’epoca segnata da conflitti mafiosi, evoluzione della cultura popolare e trasformazioni sociali. L’autore riesce a cogliere l’assurdità e la tragicità dell’epoca, mettendo in evidenza il paradosso di un’Italia che ballava e si divertiva allo stesso tempo in mezzo ai conflitti e alle violenze.
Giocando su un registro evocativo e immersivo, Deaglio ci conduce in un viaggio che va oltre la cronaca, esplorando le tendenze, i sogni e le paure degli italiani, da Falcone a Craxi, dal calcio dei campioni all’inevitabile ascesa del personalismo politico e dei media. Il formato corale e multiforme consente al lettore di immergersi in un grande romanzo civile che sa di verità e di vita quotidiana, in cui ogni episodio e ogni personaggio rimanda alla complessità di una nazione che fatica a trovare il proprio posto nel mondo. Grazie a una scrittura incisiva e a un impianto narrativo solido, “C’era una volta in Italia” riesce a fare la storia senza rendersi noioso, coinvolgendo il lettore in un mix avvincente di fatti, persone e sentimenti.

C’era una volta in Italia. Gli anni Ottanta – Deaglio, Enrico
I giorni in cui ho imparato ad amare
Questo romanzo di Francesco Sole racconta l’itinerario emotivo di Cesare Rinaldi, un uomo che ha da tempo scapito dai sentimenti e dalle responsabilità, rifugiandosi in una Milano che ha poco a che vedere con le sue origini toscane. La vita di Cesare, assente dall’amore e dal confronto con se stesso, si complica quando riceve la notizia della morte del padre e del fallimento dell’azienda vinicola di famiglia. La chiamata di zia Ada lo costringe a un percorso di ritorno che si rivela tanto doloroso quanto liberatorio.
Il ritorno a casa, tra ricordi e vecchie ferite, lo obbliga a confrontarsi non solo con il passato, rappresentato dalla figura di Alessandra, la donna adorata e abbandonata, ma anche con le sue paure e le sue scelte. La scrittura di Sole è poetica e sensibile, attenta a dipingere le sfumature della crescita personale attraverso il concetto di amore. Con l’aiuto di una psicologa, Cesare impara a riconnettersi ai propri sentimenti in un viaggio che passa attraverso la vendemmia e notti cariche di desiderio. “I giorni in cui ho imparato ad amare” è un invito a riconoscere che, anche dopo svariati tentativi di fuga, tornare al cuore può rappresentare la vera forma di crescita e riscatto.
<h2 Critica Letteraria ed Editor Laureata in Lettere Moderne, lavora nel mondo dell'editoria da 15 anni. Divora libri di ogni genere, dalla narrativa contemporanea alla saggistica storica. Cura recensioni puntuali e approfondimenti culturali per gli amanti della lettura.![]()
Sofia Gentile








